RISTRUTTURARE CASA: ECCO COSA DEVI SAPERE
Ristrutturare casa in Italia ha un ostacolo principale e che molto spesso rende il tempo dei lavori molto più duraturo: il fattore burocratico. Presentare i documenti giusti al fine di ottenere i permessi per effettuare dei lavori di rifacimento edilizio, evitando ovviamente abusi edilizi e conseguenti multe.
Un passo che renderebbe i lavori sicuri e fatti a regola d’arte – ovviamente – sarebbe quello di contattare professionisti del campo che si occuperebbero di tutte le pratiche del caso. Ma se qualcuno invece volesse fare da sé è possibile, infatti dopo che si ha ben chiaro la tipologia di lavori che si vuole effettuare, sarà ben più facile sapere che tipo di pratica presentare in Comune.
In primo luogo bisogna rivolgersi allo Sportello Unico per l’Edilizia del Comune nella quale è ubicato lo stabile, oppure si può controllare direttamente sul sito del medesimo, nella quale dovrebbe essere riportata una tabella che spiega che tipo di permessi servono, a seconda che la ristrutturazione sia pesante o leggera.
– I casi di manutenzione straordinaria
Sostanzialmente sono tre i documenti e nel 90% dei casi di ristrutturazione edilizia sarà uno di questi ad essere presentati in comune:
CILA – SCIA – Permesso di costruire
Prima però di scoprire le caratteristiche di questi tipi di pratiche, è bene capire la differenza tra manutenzione straordinaria leggera e pesante: la prima riguarda quei lavori che non vanno ad incidere sulle strutture portanti e non modificano in maniera definitiva la pianta catastale (es: spostamento di tramezzi e muri non portanti, il rifacimento degli impianti, etc.). Invece la manutenzione straordinaria pesante comprende tutti quei lavori che vanno a toccare la struttura portante del fabbricato, quindi lavori che modificano permanentemente il disegno.
1. CILA altro non è che la dichiarazione asseverata di inizio lavori e serve per informare l’ente che sono iniziati dei lavori di manutenzione straordinaria leggera. In questo caso non è necessario che il Comune dia l’approvazione. Questo tipo di documentazione deve essere presentata a nome del proprietario della casa o di chi ne possegga i diritti reali da parte di un tecnico abilitato presso il comune o mandata tramite posta elettronica certificata.
2. SCIA (segnalazione certificata di inizio attività) invece è necessaria che venga presentata nel caso in cui vengano effettuati dei lavori di manutenzione straordinaria di tipo pesante. Presenta le stesse modalità di richiesta della CILA, ma in questo caso il Comune in questione ha tempo 30 giorni per accettarla o rigettarla, se passato questo periodo non è stata né accettata né rigettata, bisogna accertarsi presso gli uffici che non ci siano stati degli intoppi. La SCIA ha una durata massima di 3 anni e alla fine dei lavori dovrà essere presentato il documento che lo comunica.
3. Permesso di costruire è la pratica maggiormente complessa e può essere richiesto anche nel caso in cui si debba costruire ex novo uno stabile, oppure nel caso in cui si debba cambiare la destinazione originaria dell’immobile. Anche in questo caso – come per la SCIA – è necessario il consenso del comune, la quale chiede che vengano allegati l’atto notarile che ne accerta la proprietà, i progetti e la dichiarazione di un tecnico abilitato che certifica la regolarità degli interventi. In questo caso il Comune ha un maggiore tempo per poter visionare la pratica (in quanto abbastanza complessa) – da quando è stata presentata la richiesta – per poterla accettare o respingere.
È bene ricordare che qualsiasi tipo di documento che dovrà essere presentato in comune dovrà essere redatto e compilato da un tecnico abilitato (geometra, architetto o ingegnere) che avrà il compito di certificare la conformità degli interventi effettuati e da effettuare alle normative e i regolamenti edilizi vigenti.
– i casi di manutenzione ordinaria
È invece tutt’altra storia quella che riguarda i casi di manutenzione ordinaria, ovvero tutti quegli interventi che devono essere eseguiti per riparare o sostituire delle parti dell’immobile già presenti. Questi lavori ricadono nell’edilizia libera: non occorre alcun tipo di permesso dai Comuni pertinenti e non occorre presentare alcun tipo di documento. È bene comunque che gli interessati consultino sempre il sito o lo sportello dell’ente di riferimento.