LE COMUNITÀ ENERGETICHE

COS’È UNA COMUNITÀ ENERGETICA?

Una comunità energetica è un insieme di enti o persone che scelgono di produrre energia rinnovabile e di condividerla all’interno del territorio. Questo riduce i rischi delle fluttuazioni del mercato dell’energia internazionale e la dipendenza dalla rete elettrica.

VANTAGGI AMBIENTALI

Le comunità energetiche, quindi, combattono gli sprechi, dato che l’energia che viene prodotta ma non consumata viene messa a disposizione della comunità circostante. A produrre l’energia possono essere, oltre alle abitazioni private,  gli edifici pubblici. Avendo tetti molto ampi e un consumo minore e non continuo, infatti, rendono la propria produzione di energia una risorsa per l’intera comunità. Le comunità energetiche aiutano ad evitare un grande spreco anche quando l’energia viene prodotta da attività che consumano solamente in alcuni periodi dell’anno. Il surplus prodotto durante i mesi di basso consumo, infatti, viene utilizzato per produrre valore a favore della comunità. Una comunità energetica, infine, produce benefici in campo economico, ambientale e del vivere civile, promuovendo inclusività e uguaglianza.

COME FUNZIONANO?

Le comunità energetiche producono energia rinnovabile attraverso impianti fotovoltaici o eolici, che possono essere sia individuali che condivisi, e trasformano i semplici consumatori in una nuova figura: il “prosumer”, ovvero consumatore e produttore allo stesso tempo. Per la gestione dell’energia si ricorre ad un’infrastruttura digitalizzata chiamata smart grid, che collega tutti i soggetti aderenti alla comunità energetica e ottimizza ogni fase di produzione, consumo e scambio dell’energia attraverso tecnologie digitali all’avanguardia.

LE COMUNITÀ ENERGETICHE IN ITALIA

Nonostante in Italia siano un fenomeno recente, all’estero esistono comunità energetiche già da tempo. In Germania, per esempio, ne esiste una attiva dal 2004 che produce il 70% del calore necessario ai cittadini e il doppio dell’energia elettrica del loro fabbisogno, cedendo quella inutilizzata alla rete.

Secondo la legge italiana i nuclei familiari si possono associare liberamente alle REC (Comunità Energetiche Rinnovabili), mentre per quanto riguarda le aziende, la produzione di energia non può costituire l’attività principale, in quanto lo scopo delle REC è il solo autoconsumo.

Studio Favalli
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